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1) Dizion. 5° Ed. .
FORZATO
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FORZATO.
Definiz: Partic. pass. di Forzare. –
Esempio: Gell. Circ. 209: Come quelle [cose] che e' fanno, quasi forzati o da sdegno, o da la mala consuetudine loro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 419: Ciò non servì nulla a' Romani, forzati dalla gran voglia di dominare e ambizione che [Crasso] ebbe.
Esempio: Giord. Op. 1, 166: O s'egli pure ad ammirazione, a gioia, a pietà, o altro commovimento, dalla cosa medesima si sente forzato, dee sdegno sentire.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Costretto, Obbligato, dalla forza, o da qualsivoglia grave cagione o motivo; Violentato. –
Esempio: Bern. Orl. 1, 36: Dunque poco mi val senno o intelletto, Facendo quel ch'io fo forzato e stretto.
Esempio: Dav. Tac. 2, 81: Ciò sotto altri principi fatto aveano a prezzo, e spesso forzati.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Ed alle lor bravate e lor minacce, Anch'io mi resi comprator forzato.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 179: Augusto…. s'indusse a far questo forzato, e per mancanza di gioventù.
Esempio: E Dat. Selv. epit. 20: Fuggii forzata, e non farò ritorno.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 222: In suo cuore avea risoluto di non accettar la battaglia, se non forzato.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 296: Si chiama in dua modi forzato il servizio di Dio. Il primo, quando li serviamo per timore e paura del giudizio suo, ec.
Definiz: § III. E per Fatto, Preso, Assunto, e simili, con un certo sforzo, facendo a sè una certa violenza; contrario di Naturale, e di Spontaneo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Molte volte si cerca l'espiazione de' peccati più per una forzata apparenza, che ec.
Esempio: Fior. Virt. 106: La prima [maniera di prodezza] si è d'essere pro per non potere fare altro, acciocchè non gli convegna morire; e questa prodezza sì è forzata.
Esempio: Crudel. Rim. 106: I caratteri forzati Hanno gran difficoltà.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 434: Venne fuori l'uomo.... con un passo forzato, e con un viso tra l'attonito e il disgustato.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 490: Disse con una certa sommissione forzata.
Definiz: § IV. E figuratam., detto di traslati, e simili. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 139: Non usa egli belletti di sfacciato artificio, ma colori naturali e vivi, non immagini troppo frequenti, non ispessi e forzati traslati, non contrapposti e giuochi di parole, non affettate arguzie, non ricercati aculei nelle clausole.
Definiz: § V. E per Dedotto, Tirato, a forza, violentemente; in senso però figurato. –
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 3, 174: Son forzate simili etimologie.
Definiz: § VI. E per Operato per mezzo della forza, Fatto violentemente. –
Esempio: Capp. Longob. 129: I Romani.... crebbero col trasfondere in sè medesimi, per una forzata e necessaria consorteria, i popoli affini.
Definiz: § VII. E per Conseguito, Ottenuto, a forza, per artificio, e simili. –
Esempio: Capp. Econ. 380: Due cose hanno generato questo forzato prodotto, ec.
Definiz: § VIII. E per Impetuoso, Violento; ma oggi non è comune. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 51: L'Oceano poscia gonfiò per un rovaio forzato.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 389: E mentre fanno forza di spuntare il capo di Miseno, un forzato Libeccio gli battè nella spiaggia di Cuma.
Definiz: § IX. E per Eccessivo, Che passa ogni misura o termine; ma non è oggi d'uso comune. –
Esempio: Vill. G. 822: Tal fine ebbe della sua forzata industria di trovare nuove gabelle.
Definiz: § X. E detto di fatiche, o simili, vale Soverchio, Che supera le forze del corpo. –
Esempio: Adr. M. Lez. II, 4, 116: Comanda Aristotile che esercizj leggieri s'insegnino nell'adolescenza,... senza fatiche forzate, per non impedire l'avanzarsi de' corpi.
Definiz: § XI. E per Calcato, Messo, Pigiato, a forza. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 128: Sebbene i moschetti siano di tal calibro, che 14 palle pesano giusto una libbra, ad ogni modo, perchè elle vanno troppo forzate entro la canna, se ne fanno 16, che entrano agiatamente col debito vento.
Definiz: § XII. Aggiunto di espropriazione forzata, d'imprestito forzato, di leva forzata, e simili, vale A cui il governo di uno Stato costringe i cittadini per ragioni di forte necessità pubblica, o di pubblica utilità. –
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 121: E il 28 [d'agosto] pose un imprestito forzato di un migliaio di milioni, per cui le proprietà de' particolari furono a posta del governo, la ripartizione di questa tassa essendosi fatta molto arbitrariamente.
Definiz: § XIII. Lavori forzati. Sorta di grave pena a cui l'uomo è condannato a tempo o a vita, e che consiste nell'esser rinchiuso in una casa di forza, in espiazione di un grave delitto commesso.
Definiz: § XIV. Marcia forzata. Term. milit., e vale Marcia affrettata e anche più lunga di quella che ordinariamente è prescritta a un esercito.
Definiz: § XV. Vino forzato, dicesi Quel vino che si mette in vasi robusti e chiusi fortemente, prima che sia terminata la fermentazione, affine che questa si compia lentamente. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 108: Mr. Rozier è di parere, che si debba operare così solamente quando si voglia fare un vino forzato.
Definiz: § XVI. In forza di Sost. Chi è costretto a far checchessia. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 542: In una così vasta e varia riunione, dove coi volontarj si trovavano i forzati; con quelli per cui l'attacco era una necessità, un dolore, una vergogna, coloro di cui era il mestiere.
Definiz: § XVII. E pure in forza di Sost. è nome che si dà a una Specie di tabacco in polvere, così detto perchè ha, per una concia speciale, più forza del tabacco ordinario. E Mezzo forzato, vale Tabacco che, per la concia che riceve, ha maggior forza dell'ordinario e minore del forzato. –
Esempio: Legg. Band. C. 29, 256: Per i mezzi forzati, e per il tabacco di Strasburgo in bastone, lire 1.10 la libbra.
Definiz: § XVIII. Forzato, a modo d'Avverb., vale Forzatamente, Non spontaneamente, Non naturalmente, e simili. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 296: Vi ha dato dispiacere lo avere io detto, che non si debba dare forzato il servizio di Dio.